Genitori che raccontano, riflettono, condividono domande ed esperienze, si scambiano attività e spunti pedagogici per crescere insieme e celebrare momenti di poesia con i propri figli
martedì 28 febbraio 2012
I bimbi sono collaborativi
Ogni giorno di più Gabri mi dimostra di voler essere collaborativo: io devo solo riuscire a trasmettergli messaggi diretti, semplici e chiari. Nei giorni scorsi eravamo fuori casa, in un ambiente completamente nuovo per lui, e non voleva saperne di andare a fare la nanna del pomeriggio, nonostante fosse molto stanco e continuasse a sbadigliare. Stavo perdendo la pazienza e pensavo "Ma che si arrangi: se non vuole dormire, peggio per lui" e, allo stesso tempo, "Ma è stanchissimo: forse l'ambiente nuovo non lo favorisce". Così mi è venuta l'idea di parlargli, trattandolo come un adulto. Mi sono seduta vicino a lui e gli ho ricordato come era stato difficile arrivare a sera qualche giorno prima, quando aveva saltato la nanna. Con dolcezza e amore gli ho detto che io volevo che dormisse perchè lo vedevo stanco e sapevo che poi sarebbe stato meglio e l'ho tranquillizzato dicendogli che gli sarei stata accanto mentre dormiva. Immediatamente ha smesso di porre resistenza e ha chiuso gli occhi. Di esempi come questo ne stanno capitando tanti e sto osservando che la sua collaborazione è spesso legata al mio modo di trasmettergli i messaggi e al mio stato d'animo. Un'altra volta, infatti, mi sono ritrovata a dirgli di stare con un'altra persona, mentre io non ero pronta a lasciarlo: lui, in modo collaborativo, ha reagito piangendo e opponendo resistenza.
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