martedì 28 febbraio 2012

I bimbi sono collaborativi

Ogni giorno di più Gabri mi dimostra di voler essere collaborativo: io devo solo riuscire a trasmettergli messaggi diretti, semplici e chiari. Nei giorni scorsi eravamo fuori casa, in un ambiente completamente nuovo per lui, e non voleva saperne di andare a fare la nanna del pomeriggio, nonostante fosse molto stanco e continuasse a sbadigliare. Stavo perdendo la pazienza e pensavo "Ma che si arrangi: se non vuole dormire, peggio per lui" e, allo stesso tempo, "Ma è stanchissimo: forse l'ambiente nuovo non lo favorisce".  Così mi è venuta l'idea di parlargli, trattandolo come un adulto. Mi sono seduta vicino a lui e gli ho ricordato come era stato difficile arrivare a sera qualche giorno prima, quando aveva saltato la nanna. Con dolcezza e amore gli ho detto che io volevo che dormisse perchè lo vedevo stanco e sapevo che poi sarebbe stato meglio e l'ho tranquillizzato dicendogli che gli sarei stata accanto mentre dormiva. Immediatamente ha smesso di porre resistenza e ha chiuso gli occhi. Di esempi come questo ne stanno capitando tanti e sto osservando che la sua collaborazione è spesso legata al mio modo di trasmettergli i messaggi e al mio stato d'animo. Un'altra volta, infatti, mi sono ritrovata a dirgli di stare con un'altra persona, mentre io non ero pronta a lasciarlo: lui, in modo collaborativo, ha reagito piangendo e opponendo resistenza.

sabato 18 febbraio 2012






l progetto Zero Sei offre calore e affetto a bambini abbandonati che, fin dai primi tempi di vita, hanno già conosciuto maltrattamenti e abbandono.
Zero sei accoglie bambini di età compresa tra zero e sei anni, provenienti da degrado del nucleo familiare e sociale.
Zero Sei é per questi bambini una casa dove sentirsi sicuri e protetti come in una vera famiglia con le coccole, le fiabe, i giochi e l'affetto degli educatori.
Con 60 euro ci aiuti ad acquistare 5 scatole di latte per i neonati e 5 porzioni di pappa per i bimbi da 0 a 6 anni.


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lunedì 13 febbraio 2012

Gabriele e il neon circolare

Ieri Gabriele (1 anno e mezzo) aveva in mano un piccolo pezzo di plastica bianca, di forma tonda, come quella plastica che circonda il tappo di una bottiglia. Eravamo in bagno ed improvvisamente ha incominciato a puntare il dito verso l'alto per segnalarmi qualcosa. Non vedevo niente e stavo quasi per rinunciare quando mi sono detto "Guarda meglio!"e ho insistito e ho visto.....! Il cerchio bianco di plastica era un modello della luce al neon in bagno, di forma tonda e bianca, quella che stava indicando! Meravigliosa creatività dei bambini! Non è la prima volta che accade una cosa del genere ma ogni volta mi desta grande stupore. Qualcuno ha qualche esperienza simile da raccontare?

venerdì 3 febbraio 2012

Quando i figli ci mettono alla prova





Quando i figli mettono alla prova i limiti stabiliti dai genitori, cercano in realtà di capire la loro vera personalità. Vogliono scoprire chi sono veramente i genitori e cosa pensano.
J. Juul "La famiglia è competente"